Dunque. Quest'anno devo frequentare il secondo liceo, e (lo so, sono strana) non vedo 'ora che ricominci la scuola. Si lo so che starete pensando "ma che è matta?!?!" ma vi assicuro che è così. Tanto io vado bene, quindi non ho alcun motivo di temere che ricominci. Riconosco però che al pensiero della sveglia presto tutte le mattine, l'ansia per i compiti in classe e delle interrogazioni, rabbrividisco. Però poi a quello di rivedere i miei amici tutti i giorni mi calmo subito. Anche perchè la mia migliore amica sta fuori tutto luglio e agosto, quindi ci rivediamo direttamente a settembre..."ma che ce ne importa?" penserete voi. Sì, avete ragione.
Beh allora ricominciamo! ovviamente ho delle nuove storielle per voi!
Nel giardino dell'Eden...
Un giorno, nel giardino dell'Eden, Eva disse a Dio...
"Signore, ho un problema" ...
"Che problema, Eva?"
"Signore, so che mi hai creata e che hai provveduto per questo giardino bellissimo, e per tutti questi meravigliosi animali, e quell' allegro e buffo serpente... ma io non mi sento davvero felice."
"Come mai, Eva?" fu l'immediata replica dall'alto
"Signore, mi sento sola. E sono proprio stufa delle mele..."
"Bene Eva, in questo caso ho una soluzione. Creerò un uomo per te"
"Che cos'è un 'uomo', Signore?"
"Questo 'uomo' sarà una creatura difettosa, con molti aspetti negativi. Mentirà, ti prenderà in giro e sarà vanaglorioso, in pratica ti darà un sacco di problemi. Sarà più grande di te e più veloce, e amerà cacciare e uccidere. Avrà uno sguardo scioccamente curioso, ma visto che ti stai lamentando, lo creerò in modo che possa soddisfare le tue, ehm, necessità fisiche. Sarà scarso di intelletto e si impegnerà in occupazioni infantili come la lotta e prendere a calci una palla. Non sarà molto sveglio, e avrà spesso bisogno dei tuoi consigli per pensare correttamente"
"Sembra una cosa divertente!" commento Eva ammiccando ironicamente. "Dove sta la fregatura?"
"Beh... lo puoi avere ad una condizione..."
"Quale?"
"Come ti ho detto, sarà orgoglioso, arrogante, autocompiacente...perciò dovrai fargli credere che e stato creato lui per primo... però ricorda... è il nostro segreto...”
Cervello nuovo...
Un medico fa un operazione ad una paziente... Purtroppo non si può fare molto per il suo cervello che è danneggiato. Allora ne parla ai parenti: "Bisogna comprare un cervello nuovo, ce ne sono di due tipi: da 200 euro di donna e da 1000 di un uomo" Un fratello con il sorrisetto chiede: "A cosa è dovuta la differenza di prezzo?" e il dottore: "Quello da donna è usato, quello dell'uomo invece è come nuovo!"
La Lampada magica!
Una donna, passeggiando in un bosco, improvvisamente inciampa in qualcosa, un'antica lampada a olio. Come lei inizia a strofinarla, immediatamente appare il Genio:
Posso avere i miei tre desideri, allora? Chiede lei.
No, risponde il genio, oggi posso offrirti un solo desiderio da esaudire. Dunque cosa vorresti?
In tal caso, vorrei la pace in Medio Oriente - dice la donna, e nel far ciò mostra una cartina al Genio. Vedi la cartina? Vorrei che questi Paesi la smettessero di farsi la guerra.
Il Genio butta un occhio alla cartina e sbotta: Ma accidenti, donna! Questi paesi sono in guerra da millenni! Non credo di poterci fare niente, sono potente ma non così tanto! Chiedimi qualcos'altro.
La donna ci pensa un po' su, e poi dice: Non sono mai riuscita a trovare l'uomo giusto: un uomo sensibile e affettuoso, capace di rispettare le donne, che sappia cucinare e farsi carico della metà dei lavori domestici, che sia un bravo amante e non passi tutto il tempo a guardare lo sport in tv. Per farla breve, il compagno di vita ideale.
Il Genio rimane zitto un minuto e poi sospirando dice: Fammi vedere un po' quella cavolo di cartina!!!
Povero marito malato...
Marito e moglie vanno dal medico perché il marito non si sente affatto bene.
Il dottore visita il marito, poi chiede di parlare privatamente con la moglie.
"Signora, suo marito è molto provato; lo deve accontentare in tutto e per tutto. Per esempio, se non vuole lavorare, lo lasci stare a casa; se vuole la colazione a letto, gliela porti; se vuole uscire la sera con gli amici, lo lasci fare."
La moglie preoccupata: "Se no, che cosa può succedere?"
E il medico: "Se no suo marito muore!"
Usciti dall'ambulatorio, il marito le chiede subito: "Che cosa ti ha detto il medico, cara?"
E la moglie: "Ha detto che presto morirai."
I due regali...
Dio disse: - Ho due regali da darvi, uno è la possibilità di fare pipì in piedi... Adamo interrompendo: - Si, lo voglio io, sarebbe bellissimo, la vita sarebbe molto più semplice e molto più divertente!!! Dio guardò Eva ed Eva fece un cenno di approvazione: - Perché no, non è così importante per me... Allora Dio la diede all'uomo. Adamo urlò di gioia, fece salti e pipì da tutte le parti, spruzzò sulle pareti e corse fino in spiaggia dove fece di nuovo pipì e ammirò il motivo che riuscì a fare sulla sabbia. Dio ed Eva guardavano l'allegria di Adamo e alla fine Eva chiese a Dio: - E cos'era l'altro regalo? - Il cervello, Eva, il cervello...
Poi c'è questo...che non è proprio una storiella... è tratta dal video di Fabio Volo "donne in rinascita"
Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita. No, non è mai finita per una donna. Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole. Non parlo solo d
ei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola. Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare. Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai. E sei tu che lo fai durare.
Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita. O peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane. Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto. Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa. Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".
E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua. In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti
dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento. Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto. Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco. Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino. Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo. E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole.
Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore. "Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?" Se lo sono chiesto tutte.
E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile. Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te. Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa. Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa. Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel. Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa. E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande. Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo. Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse".
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa. È la primavera a novembre. Quando meno te l'aspetti…




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